Tutti biasimano il loro tempo presente.
L'acqua che tocchi de' fiumi è l'ultima di quelle che andò e la prima di quella che viene. Così il tempo presente.
Ciò che avrebbe potuto essere e ciò che è stato puntano a una conclusione, che è sempre il presente.
Vale la pena soltanto di fissare lo sguardo più attentamente nel presente, il futuro sopraggiungerà all'improvviso da solo. È sciocco chi pensa al futuro prima che al presente.
Chi non è in grado di vivere il presente, è in balia del futuro.
Il presente è il limite indivisibile che separa il passato dall'avvenire.
Siamo qui, tra un ieri e un domani, e ci struggiamo tanto per capire. Ma sappiamo poco, quasi niente. Il guaio enorme è che, probabilmente, nessuno riuscirà mai a sapere tutto. Nemmeno voi, nemmeno i vostri più lontani nipoti.
Il passato, a ricordarsene, è più bello del presente, come il futuro a immaginarlo. Perché? Perché il solo presente ha la sua vera forma nella concezione umana; è la sola immagine del vero; e tutto il vero è brutto.
Il cambiamento è una legge della vita e coloro che si ostinano a guardare sempre solo al passato o si concentrano unicamente sul presente possono essere sicuri di perdersi il futuro.
Il presente si deteriora, prima in storia, quindi in nostalgia.
Il passato, il presente e il futuro sono come infilati insieme nel filo del desiderio che li percorre.