Dite: "Com'è triste Venezia"? Si vede che non avete mai visto Monfalcone.
Una meravigliosa occasione fugace da acciuffare al volo tuffandosi dentro in allegra libertà.
Come diceva Orson Welles, per avere materiale sempre nuovo basta affidarsi alla cronaca.
Il riso è sacro. Quando un bambino fa la prima risata è una festa. Mio padre, prima dell'arrivo del nazismo, aveva capito che buttava male; perché, spiegava, quando un popolo non sa più ridere diventa pericoloso.
È risaputo che chi usa la fantasia per trasgredire la legge ne preserva sempre una certa quantità per il piacere proprio e degli amici più intimi.
Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi Venezia la vende ai turisti.
Venezia è come mangiare un'intera scatola di cioccolata al liquore in una sola volta.
Appartamento vicino a Venezia a Murano: tutto in vetro con porte a soffietto.
Venezia, metà donna, metà pesce, è una sirena che si disfà di una palude dell'Adriatico.
Questa era Venezia, la bella lusinghiera e ambigua, la città metà fiaba e metà trappola,, nella cui atmosfera corrotta l' arte un tempo si sviluppò rigogliosa, e che suggerì ai musicisti melodie che cullano in sonni voluttuosi.
Così disposte ai due lati del canale, le abitazioni facevano pensare a luoghi naturali, ma di una natura che avesse creato le proprie opere con un'immagine umana.
Del resto del mondo non sai più una sega, Venezia è la gente che se ne frega.
Quando arriviamo a Venezia, stammi vicina. Il sindaco dice che a guardare le pitture uno casca in acqua come niente.
La pittura Veneziana è essenzialmente colore.
Se fossi nato in Olanda che sta sotto il livello del mare e stupidamente lo deride, non avrei mai scritto una poesia su questa Venezia idiota che tutti salvano a parole e a colpi di interpellante mano.