Le decisioni del nostro passato sono le fondamenta del nostro presente.
Arriva un momento nella storia in cui l'ignoranza non è più un'offesa che può essere perdonata, un momento in cui solo la saggezza ha il potere di assolvere.
Le menti ristrette si sono sempre scagliate contro ciò che non capiscono.
Google non è sinonimo di ricerca.
In Italia il lavoro bisognava tenerselo stretto, anche quello noioso.
Non esiste nemico più temibile di quello di cui nessuno ha più paura.
Nessuno sapeva bene che cosa stesse nascendo; nessuno avrebbe potuto dire se sarebbe stata una nuova arte, un uomo nuovo, una nuova morale o magari un nuovo ordinamento della società. Perciò ognuno ne diceva quel che voleva. Ma dappertutto si levavano uomini a combattere contro il passato.
Gli storici falsificano il passato, gli ideologi il futuro.
Il passato è un segnale di direzione, non un palo dove appoggiarsi.
Le scene della nostra vita sono come rozzi mosaici. Guardate da vicino non producono nessun effetto, non ci si può vedere niente di bello finché non si guardano da lontano.
Mamma diceva sempre: devi gettare il passato dietro di te, prima di andare avanti.
La cosa migliore per vivere bene è avere un passato stupendo e non ricordarlo mai.
Quand'è che il futuro è passato da essere una promessa a essere una minaccia?
Perché dovremmo guardare al passato per prepararci al futuro? Perché non c'è nessun altro posto in cui cercare.
Nessun uomo è abbastanza ricco da poter riscattare il proprio passato.
Il passato non può essere trasformato in una condanna che esclude ogni riscatto.