Un analfabeta morto un'ora fa sa più cose sull'universo di tutti gli scienziati messi insieme.
Oh dottore! Temevo che non riuscisse ad arrivare e che io sarei dovuto morire senza il suo aiuto.
Alla stupida domanda "Perché io?" l'universo si prende a malapena il disturbo di replicare: perché no?
Morte. La più implacabile delle malattie ereditarie.
C'è il sacro terrore della morte, ma la morte è un fatto naturale, credo che la morte sia un'amica dell'uomo, perché mette fine a quel grande dolore che è la vita.
Il fatto che sono morti non testimonia affatto che siano vissuti.
Temere la morte è più doloroso di morire.
Qualcuno va incontro alla morte pieno d'ira: solo chi vi si è preparato a lungo, ne accoglie lieto l'arrivo.
Solo da morti, scrittore e asino, trovano la loro glorificazione.
Non voglio e non posso figurarmi un individuo che sopravviva alla sua morte corporale: quante anime deboli, per paura e per egoismo ridicolo, si nutrono di simili idee!
L'uomo muore di freddo, non di oscurità.