Nessuno mi ha mai detto che il rimpianto si sente come la paura.
Il futuro è qualcosa che ciascuno raggiunge alla velocità di sessanta minuti all'ora, qualunque cosa faccia, chiunque sia.
Il marchio della perfetta amicizia non è il fatto di essere pronti a prestare aiuto nel momento del bisogno, ma il fatto che, una volta dato questo aiuto, nulla cambia.
Gli esseri umani sono anfibi per metà spirito e per metà animali. Come spirito aspirano al mondo eterno, ma come animali vivono nel tempo finito.
La gratitudine guarda al passato e l'amore al presente; paura, avarizia, lussuria e ambizione guardano al futuro.
L'incontro fatale della nostra vita, forse, fa proprio così: prima ci riscatta da tutto quello che da bambini non avevamo, non eravamo. Poi, giorno dopo giorno, ci fa venire una nostalgia tremenda di tutto quello che avevamo, che eravamo. E quel riscatto ci appare improvvisamente un attentato.
Noi tutti dovremmo cominciare a vivere prima di diventare troppo vecchi. La paura è stupida. È così che nascono i rimpianti.
Rimpianto. Ciò che si sedimenta nella coppa della vita.
Il mio unico rimpianto è quello di non essere un altro.
Chi rimpiange troppo i giorni migliori rende ancor peggiori quelli cattivi.
Il rimpianto è un enorme spreco d'energia. Non vi si può costruire nulla sopra. Serve soltanto a sguazzarvi dentro.
Ho un solo rimpianto nella vita: di non essere qualcun altro.
Il rimpianto è un riconoscimento di qualche cosa di buono che c'è nella vita.
Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato.