Non c'è male all'infuori della colpa.
Nessuno danza sobrio, a meno che non sia completamente matto.
La fortuna non solo è cieca, ma acceca spesso anche le persone cui ha concesso i propri favori.
A me la coscienza interessa più delle opinioni degli altri.
Prima di dirvi ciò che penso sulla situazione della repubblica, onorevoli senatori, accennerò alle ragioni per cui, dopo aver lasciato Roma, ho deciso di ritornarvi.
L'amicizia comporta moltissimi e grandissimi vantaggi, ma ne presenta uno nettamente superiore agli altri: alimenta buone speranze che rischiarano il futuro e non permette all'animo di deprimersi e di abbattersi.
La colpa esiste solo per i rei confessi. L'insufficienza di prove e il beneficio del dubbio sono capisaldi giuridici irrinunciabili.
I colpevoli è meglio sceglierli che cercarli.
Chi trova nella propria vita molte colpe si sveglia di frequente anche dai sogni come i fanciulli e vive nella paura, tra brutti presentimenti; a chi invece è conscio di non aver commesso alcuna ingiustizia sta sempre accanto una lieta speranza e una buona "nutrice di vecchiaia".
Bisogna evitare le colpe non per paura, ma perché si deve.
Colui che è capace di sorridere quando tutto va male, è perché già ha pensato a chi dare la colpa.
In fondo la colpa di tutto ciò che ci accade nella vita è esclusivamente nostra. Tanta gente ha avuto le nostre stesse difficoltà, ma ha reagito in maniera diversa.
Ricorda che si dovrebbe essere grati che vi siano delle colpe di cui si può essere accusati ingiustamente.
Quando le cose mi cadono dalle mani, non è colpa mia, è colpa delle cose.
Una colpa non è cancellata finché si rammenta.
L'assoluzione del colpevole condanna il giudice.