Il vero coraggio consiste nel vivere e soffrire per ciò in cui credi.
In sottofondo lo accompagnò la ninnananna, come il sussurro del vento, per metà udita, per metà dimenticata, che lo cullò, con il suo carico di ricordi d'infanzia, in una pace serena.
Attraverso le ferite che portiamo sul nostro corpo possiamo misurare le nostre imprudenze e i nostri successi.
Coloro che amiamo spesso ci sono più estranei degli altri.
Vivi nel presente, ricorda il passato, e non temere il futuro, perché il futuro non esiste e mai esisterà. C'è soltanto il momento presente.
Siamo fatti imperfetti e dobbiamo guardarci dai nostri difetti altrimenti ci distruggeranno.
Al mondo non c'è coraggio e non c'è paura, ci sono solo coscienza e incoscienza. La coscienza è paura, l'incoscienza è coraggio.
Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L'audacia reca in sé genialità, magia e forza. Comincia ora.
Perché il coraggio insorge all'occasione.
Molte volte più nelle cose piccole che nelle grandi si conoscono i coraggiosi.
Se l'angoscia viene definita la coscienza di essere finiti, Dio lo dobbiamo chiamare il fondamento infinito del coraggio.
L'audacia è figlia dell'ignoranza.
Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura.
Senza giustizia, il coraggio è debole.
Nessuno merita lodi per le sue buone azioni se non ha il coraggio di essere cattivo.
Essere donna è così affascinante. È un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida, che non finisce mai.