Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo.
Nessuna professione è sì sterile come quella delle lettere.
L'astuzia, la quale appartiene all'ingegno, è usata moltissime volte per supplire la scarsità di esso ingegno, e per vincere maggior copia del medesimo in altri.
La tartaruga lunghissima nelle sue operazioni ha lunghissima vita. Così tutto è proporzionato nella natura; e la pigrizia della tartaruga, di cui si potrebbe accusar la natura, non è veramente pigrizia assoluta, cioè considerata nella tartaruga, ma rispettiva.
Gli uomini sarebbero felici se non avessero cercato e non cercassero di esserlo.
La maggior parte degli uomini in ultima analisi non ama e non brama di vivere se non per vivere. L'oggetto reale della vita è la vita e lo strascinare con gran fatica su e giù per una medesima strada un carro pesantissimo e vuoto.
Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
Che cosa rende filosofi? Il coraggio di non serbare alcuna domanda nel cuore.
Dare forza e coraggio dà forza e coraggio.
È un porto la mente dove il coraggio s'affloscia di fronte al sogghigno.
Chi manca di coraggio è esuberante d'astuzia.
I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli.
Quanto coraggio ci vuole per recitare nei secoli, come recitano i burroni, come recita il fiume.
Il coraggio incute rispetto anche ai nemici.
I paurosi muoiono mille volte prima della loro morte, ma l'uomo di coraggio non assapora la morte che una volta.
Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo.