L'uomo è un cieco che sogna di vedere.
Il mondo non vuole salvezza, vuole un salvatore: l'intermediare è il suo bisogno più specifico.
Rivedersi è, molto spesso, l'autentica separazione.
Alcune persone credono in un Dio, in un'immortalità perché non s'attentano d'opporsi a un'idea così terribile.
Il sonno è un rituffarsi nel caos.
Romanzi d'amore, pasticche di sospiri.
L'uomo non è che un fuscello, il più debole della natura, ma è un fuscello che pensa.
L'uomo è pieno di contraddizioni: a casa sua esige di essere servito come in un albergo e, quand'è in albergo, si secca se tutto non è come a casa sua.
Gli uomini sono angeli con un'ala sola. Possono volare solo abbracciati.
L'uomo è per natura un animale religioso.
L'uomo è un condannato a morte che ha la fortuna d'ignorare la data della propria esecuzione.
Si può considerare l'uomo come un animale di specie superiore che produce filosofie e poesie pressappoco come i bachi da seta fanno i loro bozzoli e le api fanno i loro alveari.
Qualcuno ha definito la malattia dell'uomo d'oggi come una progressiva perdita del centro. Un tempo l'uomo fu creduto misura di tutte le cose, più tardi si continuò a crederlo misura di tutte le cose, oggi non lo si crede più misura di nulla.
Per giudicare gli uomini bisogna conoscere, non solamente ciò ch'ei sono, ma ancora ciò che s'immaginano di essere, e ciò che vorrebbero essere.
Una sola frase basterà a descrivere l'uomo moderno: egli fornicava e leggeva i giornali.
L'uomo è un sole, i sensi sono i suoi pianeti.