Sarebbe stupendo se il ciliegio potesse mangiarsi le ciliegie.
Il gusto di un popolo non precede mai il genio, ma di continuo gli zoppica dietro.
Si dice che il mondo sia fatto dal niente. Molto probabilmente è fatto dalla merda.
L'uomo è ciò che egli pensa.
Dio, prima della creazione, era a sé stesso un segreto: dovette creare per conoscersi.
Adesso si vive dell'arte di spendere la lira che il prossimo ha in saccoccia.
Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso.
È per l'uomo come per l'albero. Quanto più egli vuole elevarsi in alto e verso la luce, con tanto più forza le sue radici tendono verso terra, in basso, verso le tenebre, l'abisso.
Nessuno può aggiungere niente a un albero, a un fiore. Così una vera opera d'arte.
Gli alberi non tradiscono, non odiano, irradiano solo felicità e amore. Ecco perché l'uomo stando vicino agli alberi, avverte una corrente positiva e rigeneratrice.
C'è qualcuno seduto all'ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa.
Amo gli alberi perché sembrano più rassegnati di ogni altro essere o cosa al modo in cui devono vivere.
Il miglior amico della terra dell'uomo è l'albero. Quando noi usiamo gli alberi con rispetto e parsimonia, noi abbiamo una delle più grandi risorse sulla terra.
Non è nei vasti campi o nei grandi giardini che vedo giungere la primavera. È nei rari alberi di una piccola piazza della città. Lì il verde spicca come un dono ed è allegro come una dolce tristezza.
Il primo uomo mette l'intimo del frutto, il nocciolo, sotto la terra che lo produsse, per gratitudine e sacrificio. E la terra crea un nuovo albero.