Tutto ciò che oltrepassa la misura è in equilibrio instabile.
Vivi in modo da non avere segreti nemmeno per i tuoi nemici.
Noi abbiamo più buon senso quando le cose vanno male: quando vanno a gonfie vele, ci tolgono la capacità d'intendere.
La solitudine è per lo spirito, ciò che il cibo è per il corpo.
Bisogna perseverare e rinvigorire il nostro spirito con una assidua applicazione, finché la tendenza al bene diventi saggezza.
Un bene che può essere dato, può anche essere tolto.
È bene, anche nel perseguire le cose migliori, procedere con calma e moderazione.
Il tuo vestire, per quanto può permetterti la borsa, sia di buon prezzo, ma non stravagante; ricercato, ma non troppo fastoso, ché l'abito rivela spesso l'uomo.
Chi non sa controllarsi è pericoloso per sé e per gli altri.
Noi non siamo un partito moderato, siamo un partito incazzato e con la bava alla bocca, che non darà tregua a chi tradisce i propri valori.
Nella comunicazione l'uso consapevole o meno del senso della misura si chiama prossemica.
La sorte più felice tocca a colui che passa la vita senza eccessivi dolori sia spirituali sia fisici, non già a colui che ha avuto in sorte le gioie più vive o i maggiori godimenti.
La moderazione è una cosa fatale. Il sufficiente è deprimente come un pasto regolare, il sovrabbondante gradevole come un banchetto. Nulla ha più successo dell'eccesso.
Il primo grado della saggezza è sapere tacere: il secondo è saper parlare poco e moderarsi nel discorso.
Nulla dà ad una persona più vantaggio su un'altra che il rimanere calmo e composto in ogni circostanza.
La vera dieta mediterranea è basata su una porzione, un unico piatto a pasto accompagnato dalla verdura. Il segreto sta, insomma, oltre che negli ingredienti, nella quantità moderata.