Stanchezza, tristezza che penetra nella carne.
Come riconosciamo le persone stanche? Sono quelle che fanno le cose senza fermarsi.
Vedere, sentire, amare. La vita è un dono di cui sciolgo i nastri ogni mattina al risveglio.
Non si può vedere che dove non c'è più alcuna tenebra di potere. Il potere, cieco, oscura la gloria.
Talvolta ascolto le voci senza lasciarmi distrarre dalle parole che contengono. In quei momenti sono le anime che sento. Ciascuna ha la vibrazione che le è propria. Certe emettono solo note stonate: bisognerebbe che un Dio ne tendesse nuovamente le corde, come un cieco che accorda un pianoforte.
In cielo c'è una stella per ognuno di noi, sufficientemente lontana perché i nostri dolori non possano mai offuscarla.
Senza dubbio, stancarsi è un modo di dominarsi.
Si dice che i vecchi sono stanchi e aspettano quel momento. Io credo che non si è stanchi mai di vivere, forse la stanchezza proviene solo da una sterminata malinconia.
Esiste una stanchezza dell'intelligenza astratta, che è la più spaventosa delle stanchezze. Non pesa come la stanchezza del corpo, né inquieta come la stanchezza della conoscenza emotiva. È un peso della coscienza del mondo, un non poter respirare con l'anima.