La felicità non è fatta per i mortali. Chi può dirlo? Nessuno l'ha vista.
Nulla finisce. Cambia soltanto.
Il requisito fondamentale per un grande attore è che si piaccia quando recita.
L'uomo è un animale con primari istinti di sopravvivenza. Di conseguenza, la sua inventiva si è sviluppata prima e la sua anima dopo. Così il progresso della scienza è molto più avanti del comportamento etico dell'uomo.
Il cinema è solo una moda passeggera. È il dramma in lattina. Il pubblico vuole vedere attori in carne ed ossa sul palcoscenico.
Vivere per gli altri, non è soltanto la legge del dovere, è anche la legge della felicità.
La felicità o infelicità non si misura dall'esterno, ma dall'interno.
A chi è felice è difficile avere una vera comprensione della miseria.
La felicità non è che sia fare sempre quello che si vuole, semmai è volere sempre quello che si fa.
La felicità è fatta di un niente che, nell'attimo in cui lo godiamo, ci sembra tutto.
Chiedetevi se siete felici, e cesserete di esserlo.
La nostra felicità non dipende soltanto dalle gioie attuali ma anche dalle nostre speranze e dai nostri ricordi. Il presente si arricchisce del passato e del futuro.
La felicità è la pietra di paragone del carattere, è la sua parola di approvazione. Quando siamo felici, siamo sempre buoni, ma quando siamo buoni non siamo sempre felici.
La felicità non consiste negli armenti e neppure nell'oro; l'anima è la dimora della nostra sorte.
Quando avevo 5 anni, mia madre mi ripeteva sempre che la felicità è la chiave della vita. Quando andai a scuola, mi chiesero cosa volessi essere da grande. Scrissi "felice". Mi dissero che non avevo capito il compito, ed io dissi loro che non avevano capito la vita.