La felicità non è fatta per i mortali. Chi può dirlo? Nessuno l'ha vista.
La più triste delle cose che posso immaginare è essere abituati al lusso.
La violenza finisce sempre per distruggere se stessa.
Il cinema è solo una moda passeggera. È il dramma in lattina. Il pubblico vuole vedere storie di carne e di sangue rappresentate in palcoscenico.
La semplicità è una dote difficile da conquistare.
Ancora più divertente dell'uomo che è stato reso ridicolo è quello che, quando gli succede qualcosa di bizzarro, si rifiuta di ammetterlo e si sforza di mantenere la sua dignità.
La felicità, come un vino pregiato, deve essere assaporata sorso a sorso.
A chi è felice è difficile avere una vera comprensione della miseria.
La felicità non dipende dagli avvenimenti esterni, ma dalla maniera in cui li consideriamo: un uomo abituato a sopportare il dolore, non può non essere felice.
Il mondo dei felici è altro da quello degli infelici.
Felicità. Gradevole sensazione suscitata dalla contemplazione delle miserie altrui.
È bene riflettere sulle cose che possono farci felici: infatti se siamo felici abbiamo tutto ciò che occorre; se non lo siamo facciamo di tutto per esserlo.
È chiaro quindi che la pace universale è la migliore tra le cose che concorrono alla nostra felicità.
Chi è felice è stupido. Non è vero ma consola.
Per essere felici deve bastare poco. Non deve essere cara la felicità! Se è cara non è di buona qualità.
Tanto vale l'uomo quanto vale il concetto che egli si forma della felicità.