La credulità è la debolezza dell'uomo, ma la forza del bambino.
La specie umana, secondo la migliore teoria che posso formarmi su di essa, è composta di due razze distinte, gli uomini che prendono a prestito e gli uomini che prestano.
Le carte sono una guerra, sotto le mentite spoglie di un gioco.
Ogni uomo ha due compleanni: due giorni, almeno, ogni anno.
Niente mi rende tanto perplesso quanto il tempo e lo spazio, e niente mi preoccupa meno, perché non ci penso mai.
L'uomo è un animale che gioca: deve sempre cercare di vincere in una cosa o l'altra.
Proteggere gli animali contro la crudeltà degli uomini, dar loro da mangiare se hanno fame, da bere se hanno sete, correre in loro aiuto se estenuati da fatica o malattia, questa è la più bella virtù del forte verso il debole.
Sono un debole, ho la forza di volontà di un sorcio davanti al formaggio.
È grande colui che usa vasi d'argilla come se fossero d'argento, ma non è da meno chi usa vasi d'argento come se fossero d'argilla. Un animo debole non sa sopportare la ricchezza.
Non bisogna mai minacciar chicchessia, perché è una debolezza da donna.
Lavarsene le mani del conflitto tra il potente e il debole significa parteggiare col potente, non essere neutrali.
Trovare per ognuno il punto debole è l'arte di piegare a proprio talento le altrui volontà.
Comportarsi bene non serve a niente, è stupido essere onesti. Ci si indebolisce, si abbassa la guardia.
Il cavo viene rotto infine dal tiro più debole.
L'impazienza - non importa quale - è sempre segno di debolezza.
Che colpa hanno tutti gli altri, uomini deboli, se non hanno potuto sopportare quello che hanno sopportato i forti? Che colpa ha l'anima debole se non ha avuto la forza di accogliere doni così tremendi?