La calunnia lascia sempre peggio il calunniatore, giammai il calunniato.
Corpo e mente, come marito e moglie, non sempre sono d'accordo di morire insieme.
L'amicizia è un po' come la salute: se ne apprezza il valore solo quando la si perde.
Se volete essere conosciuto, e non conoscere, vegetate in un villaggio; se volete conoscere, e non essere conosciuto, vivete in città.
Quando non hai niente da dire, non dire niente.
L'amicizia spesso finisce in amore; ma l'amore in amicizia - mai.
Le calunnie non si devono dimostrare. Basta ripeterle.
La calunnia è la vendetta del vigliacco, mentre la sua difesa è la dissimulazione.
Ove in eminente grado virtù risiede, ivi piomba la persecuzione; e pochi o niuno dei celebri personaggi delle andate età si sottrassero all'acuto morso della calunnia o della più fina malizia.
La miglior risposta alle calunnie è il silenzio.
Vi sono certe calunnie contro cui l'onniscienza stessa smarrisce.
Il calunniatore è simile all'uomo che getta polvere contro un altro quando il vento è contrario; la polvere non fa che ricadere addosso a colui che l'ha gettata. L'uomo virtuoso non può essere leso e il dolore che l'altro vorrebbe infliggere, ricade su lui stesso.
La calunnia è un vocabolo sdentato che quando arriva a destinazione mette mandibole di ferro.
Teniamoci stretti al personalismo dei giudizi perché è il solo alibi che possediamo per evitare il dolo della calunnia.
In fatto di calunnie, tutto quello che non nuoce serve a chi è calunniato.