Solo ciò che è trascorso o mutato o scomparso ci rivela il suo volto reale.
Ogni pensiero è veramente pensato all'istante, il verso fatto della baldanza e diversità della mente in azione, che si vede nell'atto di pensarlo, ed esprime questa sua coscienza. Walt Whitman canta la gioia di scoprire pensieri.
Chiodo scaccia chiodo, ma quattro chiodi fanno una croce.
Tutto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri.
La strategia amorosa si sa adoperare soltanto quando non si è innamorati.
Nelle parole c'è qualcosa d'impudico.
Il silenzio è il drappo funebre del passato, ed è talvolta empio, spesso pericoloso, sollevarlo: anche quando la mano è pietosa e amorosa, il primo momento è crudele.
Il passato non può essere trasformato in una condanna che esclude ogni riscatto.
Il passato non è morto; non è nemmeno passato. Ce ne stacchiamo e agiamo come se ci fosse estraneo.
Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente.
L'avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene, il presente ci sfugge.
Il passato non è un pacchetto che si può mettere da parte.
Quand'è che il futuro è passato da essere una promessa a essere una minaccia?
Remiamo, barche controcorrente, risospinti senza sosta nel passato.
Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell'anima. Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un istante inesistente di separazione tra passato e futuro.
L'illusione che i tempi passati erano migliori di quelli attuali, ha probabilmente pervaso ogni epoca.