Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.
Eccoci docili sotto i vostri sguardi: da parte nostra nulla più avete a temere: non atti di rivolta, non parole di sfida, neppure uno sguardo giudice.
Esiste un contagio del male: chi è non-uomo disumanizza gli altri, ogni delitto si irradia, si trapianta intorno a sé, corrompe le coscienze e si circonda di complici sottratti con la paura o la seduzione al campo avverso.
Nella storia e nella vita pare talvolta discernere una legge feroce, che suona "a chi ha sarà dato; a chi non ha, a quello sarà tolto".
In ogni gruppo umano esiste una vittima predestinata: uno che porta pena, che tutti deridono, su cui nascono dicerie insulse e malevole, su cui, con misteriosa concordia, tutti scaricano i loro mali umori e il loro desiderio di nuocere.
Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente.
Il passato è la memoria, il futuro è la speranza e il presente è l'intuizione.
C'è una sorta di sollievo nel vuoto del mare. Né passato, né futuro.
Del passato interessa solo quello che, a rammentarlo, dà piacere.
Il passato è come un ladro, non ti porta alcunché ma può rubarti il futuro.
La vecchiaia comincia nel momento in cui il tuo attaccamento al passato supera la tua eccitazione per il futuro.
Noi possiamo chiudere col passato ma il passato non chiude con noi.
L'illusione che i tempi passati erano migliori di quelli attuali, ha probabilmente pervaso ogni epoca.
Quello che abbiamo perduto non ci verrà mai restituito. La terra non guarirà. Troppo sangue... il cuore non guarirà. La sola cosa che ci è data è accettare ed imparare dal passato.
Più lontano lascio il passato dietro di me, più sono vicina a forgiare il mio carattere.