Nulla è più inabitabile di un posto dove siamo stati felici.
Uno di campagna è come un ubriaco. È troppo stupido per lasciarsela fare.
Viene un giorno che per chi ci ha perseguitato proviamo soltanto indifferenza, stanchezza della sua stupidità. Allora perdoniamo.
Ogni pensiero è veramente pensato all'istante, il verso fatto della baldanza e diversità della mente in azione, che si vede nell'atto di pensarlo, ed esprime questa sua coscienza. Walt Whitman canta la gioia di scoprire pensieri.
In genere è per mestiere disposto a sacrificarsi chi non sa altrimenti dare un senso alla sua vita.
Non sarebbero uomini, se non fossero tristi. La loro vita deve pur morire. Tutta la loro ricchezza è la morte, che li costringe industriarsi, a ricordare e prevedere.
La felicità è il fine di se stessa.
Non siamo dunque nati fuorché per sentire, qual felicità sarebbe stata se non fossimo nati?
La felicità è costituita da una salute di ferro e da una memoria corta.
Il segreto della felicità? Accontentarsi di quello che non si ha.
La nostra felicità non dipende soltanto dalle gioie attuali ma anche dalle nostre speranze e dai nostri ricordi. Il presente si arricchisce del passato e del futuro.
Ero talmente felice che per esserlo di più avrei dovuto essere due persone.
Andate pure di continente in continente, di regno in regno, di ricchezza in ricchezza, di piacere in piacere: non troverete la felicità che cercate. La terra e quanto contiene non possono appagare un'anima immortale più di quanto un pizzico di farina, in bocca ad un affamato, possa saziarlo.
La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta.
Non esiste felicità intelligente.
Non bisogna chiedere arance ai meli, sole alla Francia, amore alle donne, felicità alla vita.