Il segreto della felicità? Accontentarsi di quello che non si ha.
Il cinema: una donna nuda e un uomo con la pistola.
Se mi guardo alle spalle, vedo più rimorsi che successi.
I cinematografi: supermercati che vendono amore e paura.
La tv vive di cinema, ma il cinema muore di tv.
Esiste solo una passione, la passione per la felicità.
Quando si chiude una delle porte della felicità, un'altra si apre; spesso però, guardiamo così a lungo la porta che si è chiusa, che non vediamo l'altra che si è aperta per noi.
Felicità è anche non accorgersi che in realtà si è soli.
Felice è solo colui che non desidera nulla.
Felicità è scegliersi certi fini, fare certi propositi e lottare per ottenerli e realizzarli, senza lamentarsi o deprimersi se poi non possono essere raggiunti. Si può anche dire che la felicità è avere dei valori e degli ideali e sforzarsi di seguirli.
Via via che scompaiono coloro che abbiamo amato diminuiscono le ragioni di conquistare una felicità che non possiamo più gustare insieme.
La felicità è fuori dalla felicità. Non c'è felicità se non con consapevolezza. Ma la consapevolezza della felicità è infelice, perché sapersi felice è sapere che si sta attraversando la felicità e che si dovrà subito lasciarla. Sapere è uccidere, nella felicità come in tutto.
Non so nemmeno se esiste la felicità. Intendo dire come condizione perpetua. Credo che la felicità siano picchi che durano attimi, secondi.
Quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un'altra parte.
La felicità di un uomo sposato dipende dalle persone che non ha sposato.