L'ignorante è non solo zavorra, ma pericolo della nave sociale.— Cesare Cantù
L'ignorante è non solo zavorra, ma pericolo della nave sociale.
Ogni potere minacciato diviene violento.
Nelle prime tradizioni dell'Asia media scorgi la natura de' paesi i più esposti alle rivoluzioni; ed oggi ancora, come su que' primordi, la Persia e l'India sono preda del primo avventuriero che osi stendervi la mano.
Quante rivoluzioni felicemente iniziate, non vedemmo noi o fallire il momento dopo per inettitudine degli uomini, o riuscire a meschinissimi effetti per l'accorto aspettare dei nemici, e per la improvvida fiducia dei trionfanti?
Il denaro destinato alla beneficenza non ha merito se non rappresenta un sacrificio, una privazione.
Peste della patria è il giornalismo che accetta le notizie senza vagliarle, quando pur non le inventa.
Di solito le nostre vite sono universalmente abbreviate dalla nostra ignoranza.
Di tutte le bestie selvagge, l'ignoranza è la più difficile da trattare.
La mia ignoranza è finita verso i tre o i quattro anni e certe volte ne sento la mancanza.
C'è un'ignoranza da analfabeti e un'ignoranza da dottori.
La ignoranza dell'uno è la misura della scienza dell'altro.
Non è la più vituperevole ignoranza quella che consiste nel credere di sapere ciò che non si sa?
La cosa che noi ignoriamo più di tutte l'altre è la nostra stessa ignoranza.
Ammettere la propria ignoranza è un segno di intelligenza.
C'è un genere di semplicità che meglio sarebbe chiamare ignoranza. Essa consiste nel non sapere neppure che cosa sia rettitudine.
L'ignoranza è una fantasticheria e la fantasticheria curiosa è una forza.