La ignoranza dell'uno è la misura della scienza dell'altro.
I filosofi non sono meno fastidiosi, e niente meno da temere dei gelosi; con quel loro volere guardare le cose tanto per sottile, gli uni cercano di distruggere la virtù, e gli altri la bellezza.
La critica è venefica e benefica.
Le donne settentrionali sono come le loro aurore boreali: risplendono, e non riscaldano.
Chi non sa viver solo morirà in compagnia.
Il mondo è una scena che i filosofi ne fanno vedere di giorno, e si suol vederla illuminata di notte.
Il disprezzo del passato o è ignoranza o è paura.
La sola cosa di cui sono sicuro è la mia ignoranza.
In tv non si parla mai di quello che accade nei Paesi appena entrati a far parte dell'Europa unita, così si avalla una generale ignoranza, mentre ci sarebbe tanto da dire.
La meraviglia dell'ignoranza è figlia e madre del sapere.
Se un popolo si aspetta di poter essere libero restando ignorante, spera in qualcosa che non è mai stato e che mai sarà.
L'ignoranza non è innocenza, ma peccato.
È meglio celare la propria ignoranza; soltanto è difficile nell'abbandono e nel vino.
Gli ignoranti dall'esteriorità giudicano l'interiorità.
Il passato è passato, ma il presente, da cui dipende strettamente il futuro, non può essere ignorato. Quest'ignoranza rappresenta un vero pericolo.
Ci vogliono un sacco di cose per provare che sei intelligente, ma solo una cosa per provare che sei ignorante.