A volte capita a noi come ai libri: ci troviamo nel posto sbagliato.
La paura si vince non col coraggio ma con una paura più grande. Tutti gli eroi ne fanno esperienza.
Il più grande sforzo della teologia è stato sempre quello di scagionare Dio.
Malessere o non essere? Questo è il problema.
Vecchiaia: stanchezza che il riposo non elimina.
A leggere la quarta di copertina dei libri in commercio, sembrerebbe che in circolazione ci siano soltanto capolavori.
Non leggere più nessun libro che sia nato e sia stato battezzato nello stesso tempo.
Un libro fatto è un istante passato, un gradino che ci ha servito per portarci più in alto.
Leggere fa bene, ma può fare anche male, diciamo la verità. I libri sono come le medicine o come qualunque altro medium: vanno presi con cautela.
Tutti i libri in generale, e anche i più belli, mi sembrano molto meno preziosi per quello che contengono che per quello che vi può mettere dentro il lettore.
Qualche libro lo si legge col sentimento di fare un'elemosina all'autore.
Ci dovrebbe essere un tempo nella vita adulta dedicato a rivisitare le letture più importanti della gioventù. Se i libri sono rimasti gli stessi noi siamo certamente cambiati, e l'incontro è un avvenimento del tutto nuovo.
A volte, mentre passeggio, mi viene voglia di andare in una libreria. Entrare e trascorrere del tempo, prendendo ogni tanto un libro in mano, mi rilassa. Mi fa stare bene. Mi fa sentire sempre un po' più intelligente e interessante di come sono realmente.
Il buon lettore fa il buon libro.
I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: "Sto rileggendo..." e mai "Sto leggendo...".