Ci siano o no gli dèi, di essi siamo servi.
Vaghe ipotesi di potersi illudere questo, e non di più, ha il più grande degli uomini.
I viaggi sono i viaggiatori.
Essere poeta non è una mia ambizione. È la mia maniera di stare solo.
In questo mondo, viviamo tutti a bordo di una nave salpata da un porto che non conosciamo, diretta a un porto che ignoriamo; dobbiamo avere per gli altri una amabilità da viaggio.
L'unica opera grande e perfetta è quella che non si sogna mai di realizzare.
È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
È conveniente che esistano gli dei, e, siccome è conveniente, lasciateci credere che esistano.
Gli dei non danno mai tutte insieme le cose belle ai mortali.
Gli uomini creano gli dèi a propria immagine, non solo riguardo alla loro forma, ma anche al loro modo di vivere.
L'evento su le ginocchia degli dèi s'asside.
Non è vero che fin dal principio gli dèi hanno svelato tutto ai mortali, ma gli uomini stessi, cercando, col tempo trovano ciò che è meglio.
I doni degli dei nessuno può sceglierseli.
Non si debbono rifiutare i nobili doni degli dèi quali essi soli distribuiscono, e quali nessuno può acquistare con la sua volontà.
Gli dei esistono, è evidente a tutti, ma non sono come crede la gente comune, la quale è portata a tradire sempre la nozione innata che ne ha.
Che si siano sempre pregati gli dèi è umano, ma ciò non depone, a dire il vero, in favore della nostra eleganza. Meno che mai della loro.