La morte non è così tragica. Tra cent'anni, ciascuno di noi non ci penserà più.
A volte per i morti si fanno cose che non si sarebbero fatte per i vivi.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
La morte, inevitabile termine a chi venne in vita, mai fu inutile a chi mal vive, e mai dannosa a chi visse bene.
Se la morte è assenza totale di sensazioni, come se si dormisse un sonno senza sogni, oh, essa sarebbe un guadagno meraviglioso.
La morte è certa, la vita no.
Tutti dicono "Che disgrazia dover morire": strana lagnanza da parte di gente che ha dovuto vivere.
Accetta la tua morte con una certa serietà, comunque. Chi ride andando a farsi giustiziare non è ben compreso, in genere, dalle meno progredite forme di vita, e ti daranno del pazzo.
La morte non ha sempre le orecchie aperte ai voti e alle preghiere dei singoli eredi; e si ha il tempo di fare i denti lunghi, quando, per vivere, s'aspetta la morte di qualcuno.
Come uomini siamo uguali davanti alla morte.
Quanto spesso gli uomini sono stati allegri poco prima di morire!