La critica non è che un frutto dell'invidia.
Preferisco una scimmia che mi diverte a uno scienziato che mi annoia.
L'occasione favorevole è madre della fortuna.
La fortuna è capricciosa; una negligenza, una disattenzione, un niente può irritarla.
Il mondo è un vasto teatro in cui ognuno interpreta la sua parte con la maschera sul naso.
Ci sono azioni che valgono più di chi le compie.
Le critiche sincere non significano nulla: quello che occorre è una passione senza freni, fuoco per fuoco.
Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
Le critiche che rivolgiamo alle persone amate ce le allontanano sempre un pò. Non bisogna toccare gli idoli; la doratura può restarci sulle dita.
Sono rari quei critici che potrebbero sostenere un colloquio a quattr'occhi con l'autore che hanno giudicato.
La critica è in sé stessa un'arte.
È facile criticare giustamente; è difficile eseguire anche mediocremente.
La scomparsa del senso critico costituisce una seria minaccia per la preservazione della nostra società. Rende facile ai ciarlatani imbrogliare la gente.
Quando ti viene voglia di criticare qualcuno, ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu.
A meno che un critico abbia il coraggio di lodarti senza riserve, io dico, ignora il bastardo.
Il censurare e il lodare sono operazioni sentimentali che nulla hanno a che vedere con la critica.