Senza un'immaginazione, pensare è impossibile.
Il proverbio è un avanzo dell'antica filosofia, conservatosi fra molte rovine per la sua brevità ed opportunità.
Le rivoluzioni dunque non riguardano piccole questioni, ma nascono da piccole questioni e mettono in gioco grandi questioni.
Un'assurdità plausibile è sempre meglio di una possibilità che non convince.
La massa e le persone più volgari giudicano che il bene e la felicità consistono nel piacere, e perciò amano la vita dissoluta.
Il poeta è un imitatore, come il pittore o qualunque altro artista che produca delle immagini. Perciò egli deve necessariamente seguire una delle tre maniere di imitare: deve rappresentare le cose o come furono o sono realmente, o come si dice e si crede che siano, o come dovrebbero essere.
L'immaginazione delle donne è molto rapida: balza in un attimo dall'ammirazione all'amore, dall'amore al matrimonio.
Quando l'uomo tenta di immaginare il Paradiso in terra, il risultato immediato è un molto rispettabile inferno.
La mia immaginazione mi rende umana e folle. Mi rivela tutto il mondo e allo stesso tempo mi allontana.
L'immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l'immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso, facendo nascere l'evoluzione.
La mente stessa è una stanza talmente smisurata e labirintica che ci fa immaginare le cose più grandi di quelle che sono in realtà.
I limiti della nostra immaginazione non sono quelli della realtà.
La mia immaginazione non può figurarsi una felicità più bella di continuare a vivere per l'arte.
Nulla si sa, tutto si immagina.
Se ti eserciterai ad essere immaginario per qualche tempo, capirai che i personaggi immaginari sono talora più reali delle persone con un corpo e i battiti cardiaci.
Solo l'immaginazione dell'uomo fa sì che la verità trovi un'effettiva e inalienabile esistenza. L'immaginazione, e non l'invenzione, è la suprema padrona dell'arte come della vita.