Se Dio esiste dobbiamo riconoscerlo nella natura immobile e indipendente.
Ciascuno giudica bene ciò che conosce, e solo di questo è buon giudice.
L'uomo coraggioso è impavido quanto può esserlo un uomo. Temerà, dunque, anche le cose a misura d'uomo, ma vi farà fronte come si deve e come vuole la ragione, in vista del bello, perché questo è il fine della virtù.
La saggezza è una virtù del raziocinio, in base alla quale si può deliberare bene su beni e mali in vista della felicità.
Un'assurdità plausibile è sempre meglio di una possibilità che non convince.
Dio agisce per le sole leggi della sua natura e non costretto da alcuno.
No, Dio non è nessuno. Dio è una presenza così inconsistente che non può esistere se noi non tentiamo di crederci. La questione sta nel sapere se io mi sono creato una simile illusione.
Dio è presente nel cuore di tutti, se non come presenza, almeno come nostalgia.
L'uomo incontra Dio dietro ogni porta che la scienza riesce ad aprire.
Il buon Dio sta sempre dalla parte della migliore artiglieria.
Già solo per questo non ci può essere un creatore, perché la sua tristezza per il destino del suo creato sarebbe impensabile e insopportabile.
Non si dovrebbe parlare di Dio. Non conosciamo la sua lingua. L'Universo si manifesta e scompare senza parole, siamo noi a inventare una voce al suo terribile silenzio.
Coloro che credono di non credere in Dio, in realtà poi credono inconsciamente in Lui, perché il Dio di cui negano l'esistenza non è Dio, ma qualcos'altro.
Dio è l'invisibile evidente.
Fare guerra a Dio per estirparlo dal cuore degli uomini porta l'umanità, impaurita e impoverita, verso scelte che non hanno futuro.