Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendo.
Non è possibile o non è facile mutare col ragionamento ciò che da molto tempo si è impresso nel carattere.
Colui che affronta, pur temendole, le cose che si deve, e che corrispondentemente ha ardire come e quando si deve, è coraggioso.
Il mio miglior amico è l'uomo che nell'augurarmi del bene, lo augura per il mio interesse.
L'uomo è per natura superiore, la donna inferiore; il primo comanda, l'altra ubbidisce, nell'uno v'è il coraggio della deliberazione, nell'altra quello della subordinazione.
È bene, nella vita come ad un banchetto, non alzarsi né assetati né ubriachi.
Gli uomini si abituano a tutto con una spaventevole rapidità.
Non vi è nulla di così assurdo che l'abitudine non renda accettabile.
L'abito è grande maestro, ma di per sé insufficiente, se non vi si aggiunga la ragione pensata e la volontà di quello a che l'uomo si viene abituando.
L'abitudine ci nasconde il vero aspetto delle cose.
È grande la forza dell'abitudine.
Ci si rammarica della perdita delle peggiori abitudini, forse più di ogni altra cosa. Sono in effetti una parte così essenziale della nostra personalità.
Scacciamo per sempre da noi le cattive abitudini come se fossero uomini malvagi che ci hanno nuociuto per molto tempo.
L'abitudine fa della vita un proverbio.
Niente ha bisogno d'esser modificato quanto le abitudini degli altri.
Anche l'abitudine contribuisce a far diventare vecchi; il processo mortale di fare la stessa cosa allo stesso modo alla stessa ora giorno dopo giorno, prima per trascuratezza, poi per inclinazione, e infine per codardia o inerzia.