Tutti i miei pensieri sono uno solo. Perché non ho mai smesso di pensare.
L'uomo non va da nessuna parte. Tutto viene all'uomo, come il domani.
Chi fa un paradiso del suo pane, della sua fame fa un inferno.
Situato su qualche lontana nebulosa faccio ciò che faccio, affinché l'universale equilibrio di cui sono parte non perda l'equilibrio.
Alcune cose diventano tanto nostre che le dimentichiamo.
La mia voce mi dice: "Cosi è tutto". E l'eco della mia voce mi dice: "Cosi sei tu".
Il pensiero può essere elevato senza avere l'eleganza, ma, nella misura in cui non avrà eleganza, gli verrà meno la capacità di agire sugli altri. La forza senza la destrezza è una semplice massa.
Tutti i pensieri sono immorali. La loro vera essenza è la distruzione. Se pensi a una cosa la uccidi. Nulla sopravvive se viene pensato.
Anche per il pensiero c'è un tempo per arare e un tempo per mietere.
Io non credo che possa esistere qualche processo di pensiero senza esperienze personali. Tutto il pensiero è meditazioni, pensare in seguito a una cosa.
Il pensiero consola di tutto, a tutto rimedia. Se talvolta è lui a farvi del male, chiedetegli il rimedio relativo: lo avrà senz'altro.
Il pensiero ha ciò che manca a una banalità per essere un pensiero.
La manifestazione del vento del pensiero non è la conoscenza; è l'attitudine a discernere il bene dal male, il bello dal brutto.
I pensieri importanti sono per natura fulminei, e corti come i fulmini. In un paese veramente civile bisognerebbe poter "andare in cattedra" con da tre a sette pagine. Eliminare le lungaggini e le prolissità, nei casi migliori ridurre il testo a poche righe.
Il primo dovere di ogni pensiero è quello di affrontare il groviglio di valori e disvalori di cui s'intesse, nella sua grandezza e nel suo cinismo, la storia. La semplificazione ottiene l'effetto opposto.
Certi pensieri sono delle preghiere. Ci sono momenti in cui, qualunque sia l'atteggiamento del corpo, l'anima è in ginocchio.