Chi fa un paradiso del suo pane, della sua fame fa un inferno.
A volte, di notte, accendo una luce, per non vedere.
La mia voce mi dice: "Cosi è tutto". E l'eco della mia voce mi dice: "Cosi sei tu".
Alcune cose diventano tanto nostre che le dimentichiamo.
Ci vuole molto poco per riempire un grande cuore.
Tutti i miei pensieri sono uno solo. Perché non ho mai smesso di pensare.
Senza il pane discerner da le giande, dal digiuno e da l'impeto cacciato, le mani e il dente lasciò andar di botto in quel che trovò prima, o crudo o cotto.
Ci hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame.
Gli ideali che nascono dal pane, fanno perdere il pane.
Il pane offerto è un debito per un uomo e un'elemosina per un pelandrone.
1. Se ti domandi chi ha lasciato fuori la carne a scongelare, non sei stata tu. 2. Se ti domandi chi ha lasciato acceso il gas, sei stata tu. 3. Se ti domandi se devi comprare il pane lungo la strada, devi. 4. Se ti domandi se non potresti portare la famiglia a mangiar fuori, non puoi.
Il pane del povero è duro, e non è giusto dire che dove cè poca roba c'è poco pensiero. Al contrario. Stare a questo mondo è una fatica, soprattutto saperci stare.
Mangio male quando ho solo del pane possibile.
Vi faccio tre rime: amore, motore cane, pane gatto, esatto.
L'uomo vive di pane e pigiama.
Panem et circences.