Viaggiatore, non c'è sentiero, il sentiero si fa mentre cammini.
Conviene essere sempre di ritorno da ogni dove. - Senza mai essere andato da nessuna parte? - È proprio lì il bello, amico mio.
Verdi giardinetti, chiare piazzole, fonte verdognola dove l'acqua sogna, dove l'acqua muta finisce sulla pietra. Le foglie d'un verde vizzo, quasi nere dell'acacia, il vento di settembre le bacia, e alcune si porta via gialle, secche, giocando, tra la bianca polvere della terra.
Sul cammino bianco, alberi che nereggiano stecchiti; sopra i monti lontani sangue ed oro... Morto è il sole... Che cerchi, poeta, nel tramonto?
Ha l'uomo quattro cose che non servono nel mare: ancora, timone e remi, e paura di naufragare.
Mio padre per un certo periodo è stato un diplomatico ed io passavo da un paese all'altro, da una cultura all'altra.
Questa sì che era vita: girare, fermarsi e poi proseguire, sempre seguendo il nastro bianco che si snodava lungo la costa sinuosa, liberandosi di ogni tensione, una sigaretta dopo l'altra, e cercando invano delle risposte nell'enigmatico cielo del deserto.
Questo mi basta; il resto della terra senza mai pagar l'oste andrò cercando con Ptolomeo, sia il mondo in pace o in guerra; e tutto il mar, senza far voti quando lampeggi il ciel, sicuro in su le carte verrò, più che su i legni, volteggiando.
Viaggiare! Perdere paesi! Essere altro costantemente perché l'anima non abbia radici! Andare avanti, inseguire l'assenza di avere un fine e dell'ansia di raggiungerlo.
Felice come Ulisse chi ha varcato i mari,O chi fino alla Colchide si è spinto,Giasone, che poi tornando esperto e ricco di ragione,Il tempo che gli resta si gode fra i suoi cari!
I turisti non sanno dove sono stati. Il viaggiatore non sa dove sta andando.
Il sole non è mai così bello quanto nel giorno che ci si mette in cammino.
Di tutti i libri, quello che preferisco è il mio passaporto, l'unico in ottavo che apre le frontiere.
Il viaggiatore vede quello che vede, il turista vede quello che è venuto a vedere.
Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo.