Di tutti i libri, quello che preferisco è il mio passaporto, l'unico in ottavo che apre le frontiere.
Ogni viaggio ti regala grandi ricordi e intense emozioni. Quando si parte si visitano posti lontani da casa, si incontrano persone diverse per cultura e stile di vita, si possono scoprire lingue differenti, abitudini curiose, tradizioni insolite; viaggiare apre la mente e l'anima.
L'inutile lavoro di vedere paesi diversi.
Viaggiare significa aggiungere vita alla vita.
Uno dei motivi più belli del viaggio è la condivisione.
Viaggiare deve comportare il sacrificio di un programma ordinario a favore del caso, la rinuncia del quotidiano per lo straordinario, deve essere una ristrutturazione assolutamente personale alle nostre convinzioni.
E non c'è niente di più bello dell'istante che precede il viaggio, l'istante in cui l'orizzonte del domani viene a renderci visita e a raccontarci le sue promesse.
Non c'è niente come tornare in un luogo che non è cambiato, per rendersi conto di quanto sei cambiato.
Questa sì che era vita: girare, fermarsi e poi proseguire, sempre seguendo il nastro bianco che si snodava lungo la costa sinuosa, liberandosi di ogni tensione, una sigaretta dopo l'altra, e cercando invano delle risposte nell'enigmatico cielo del deserto.
La silenziosa stella della notte è il primo punto di sosta nel viaggio verso l'infinito.
Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati.