Un'obbedienza senza ascolto e senza dialogo non è obbedienza.— Antonio Bello
Un'obbedienza senza ascolto e senza dialogo non è obbedienza.
Ricordiamoci che delle nostre parole dobbiamo rendere conto agli uomini. Ma dei nostri silenzi dobbiamo rendere conto a Dio!
È il mondo lo spazio in cui giochiamo la nostra identità.
Il viaggio più serio è quello che porta all'incontro con Dio.
I poveri sono il luogo teologico dove Dio si manifesta e il roveto ardente e inconsumabile da cui Egli ci parla.
Non dobbiamo vergognarci della nostra malattia. Non è qualcosa da tenere nascosta. È, come dire, quella parte della nostra carta d'identità che ci fa rassomigliare di più A Gesù Cristo. È una tessera di riconoscimento incredibile, straordinaria.
Agli Stati, a ciascuno di essi, a ogni città degli Stati: "Resistete molto, obbedite poco", basta obbedire ciecamente una volta, per esser in pieno asserviti, e una volta asserviti, nessun popolo, o stato, o città di questa terra può riconquistare la libertà.
Ogni stato esistente è corrotto. Gli uomini buoni non devono obbedire troppo scrupolosamente alle leggi... La libertà selvaggia sviluppa una coscienza d'acciaio. La mancanza di libertà, dando forza alla legge e al decoro, intorpidisce la coscienza.
L'ordinare è opra signorile, l'oprare è atto servile.
Uccidete la riverenza e avrete ucciso l'eroe che è nell'uomo.
Fiaccate la volontà dei bambini il più presto possibile. Che già a un anno il bimbo impari a temere la verga e a piangere sommessamente; a partire da quell'età insegnategli a fare come gli viene ordinato.
Se sempre e comunque le macchine politiche costruite per dar corpo alla democrazia sono destinate a riprodurre rapporti oligarchici di comando-obbedienza e a generare implacabilmente nuove «aristocrazie interne», allora tanto vale affidarsi al rapporto diretto tra il Capo e la Massa.
Chi sa ben servire può aspirare a impossessarsi di parte del potere.
Non ci ritiriamo. Non ci arrendiamo. Questa è la legge di Sparta. Noi obbediamo alla legge di Sparta e quindi restiamo, ci battiamo e moriamo.
Ci sono due solitudini: quella in cui si è re, quella in cui si è sudditi.
L'obbedienza è un mestiere assai difficile.