È il mondo lo spazio in cui giochiamo la nostra identità.— Antonio Bello
È il mondo lo spazio in cui giochiamo la nostra identità.
Dio è presente nel cuore di tutti, se non come presenza, almeno come nostalgia.
Non dobbiamo vergognarci della nostra malattia. Non è qualcosa da tenere nascosta. È, come dire, quella parte della nostra carta d'identità che ci fa rassomigliare di più A Gesù Cristo. È una tessera di riconoscimento incredibile, straordinaria.
L'amore è sempre santo, perché le sue vampe partono dall'unico incendio di Dio.
Gli uomini sono angeli con un'ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.
Io cerco ardentemente la mia identità e il suo significato in architettura. Dal momento che tutto è in movimento, questa mia ricerca è permanente e le risposte non sono mai completamente soddisfacenti.
Parlare di identità culturale non significa ripiegarsi o rinchiudersi, ma si tratta di non sfigurare il proprio volto: senza volto infatti non ci si incontra.
La gente ha bisogno di un mostro in cui credere. Un nemico vero e orribile. Un demone in contrasto col quale definire la propria identità. Altrimenti siamo soltanto noi contro noi stessi.
Quando sei giovane, sei in cerca della tua identità e vincere è un modo per esprimerti. Quando perdevo volevo morire. E poiché con la vittoria diventavo qualcuno, di conseguenza, nella sconfitta non ero nessuno.
Nella storia dei popoli non esistono formule create in laboratorio: la purezza identitaria o il meticciato. La storia è complessa e crea non solo meticci, ma culture meticce.
Il vincolo religioso è stato realmente l'incunabolo da cui è scaturita la prima coscienza di una identità italiana.
Se si prescinde dal cristianesimo italiano, non si può costruire un'identità nazionale condivisa.
L'identità di un uomo consiste nella coerenza di ciò che fa e di ciò che pensa.
L'Europa può avere un'identità solo in quanto e unita; e può essere qualcosa di unito solo in quanto ha un'identità.
La principale speranza di armonia nel nostro tormentato mondo risiede nella pluralità delle nostre identità, che si intrecciano l'una con l'altra e sono refrattarie a divisioni drastiche lungo linee di confine invalicabili a cui non si può opporre resistenza.