L'obbedienza è un mestiere assai difficile.
Dopo aver mentito occorre buona memoria.
Un beneficio perde grazia a dargli troppa pubblicità; chi vuole che sia ricordato, deve dimenticarlo per primo.
Un servigio al di sopra di ogni ricompensa, costringendo a troppa gratitudine, diventa quasi un'offesa.
Chi non sente il suo male è tanto più malato.
Chi perdona facilmente invita all'offesa.
Esistono due tipi di idioti: quelli che rinunciano a fare qualcosa perché hanno ricevuto una minaccia e quelli che pensano che faranno qualcosa perché li stanno minacciando.
Chi ama la vita non riesce mai ad adeguarsi, subire, farsi comandare. Chi ama la vita è sempre con il fucile alla finestra per difendere la vita. Un essere umano che si adegua, che subisce, che si fa comandare, non è un essere umano.
L'ubbidienza è la fame di essere nelle mani di Dio.
L'intero corso delle cose ci viene ad insegnare di avere fede. Abbiamo bisogno solo di obbedire. Non vi sono linee guida per ciascuno di noi, e con l'umile ascolto, udiremo la parola giusta.
È la sottomissione, l'idea sconvolgente e semplice, mai espressa con tanta forza prima di allora, che il culmine della felicità umana consista nella sottomissione più assoluta.
Al fondo della mia rivolta contro i potenti trovo, più antico, il ricordo delle torture inflitte alle bestie... e più l'uomo è feroce verso la bestia, più è carponi davanti agli uomini che lo dominano.
È il momento dell'obbedienza libera, umile e insieme magnanima, nella quale si realizza la decisione più elevata della libertà umana.
È meglio che tu sopporti l'ingiustizia piuttosto che il mondo sia senza legge. Perciò ciascuno si pieghi alla legge.
Che la prima lezione ai vostri figli sia l'obbedienza; la seconda, quella che volete.
Degli americani la cosa che mi ha colpito maggiormente è il modo in cui i genitori obbediscono ai figli.