Quando c'è in gioco il proprio lavoro bisogna abbandonare la modestia.
La logica matematica non ha mai scoperto un teorema che negasse l'esistenza di Dio. E non c'è una sola scoperta scientifica che possa portare alla negazione di Dio.
Un vero scienziato non crea caste. Sono gli scienziati falliti che, arrivati per vie traverse in qualche stanza dove si esercita il potere, non scientifico ma politico, lo usano a fini di nepotismo. Accade per esempio in strutture accademiche che di scientifico hanno poco o niente.
Il prodigioso sviluppo delle tecniche elettroniche ha avuto come spinta colossale gli enormi finanziamenti per studi tecnologici di guerra. Queste scelte non le ha fatte la Scienza, ma il potere politico.
Abbiamo avuto il dono della Ragione: usiamola.
La scienza è l'unico strumento che l'uomo possiede per dimostrare, con i fatti, che la natura è un libro scritto seguendo un preciso disegno. È un traguardo cui né la poesia né la filosofia avrebbero mai saputo, né potuto, arrivare.
Sii ben ordinato nella tua vita, e ordinario come un borghese, in modo da poter essere violento e originale nel tuo lavoro.
I malvagi lavorano più duramente per andare all'inferno di quanto non facciano i giusti per andare in paradiso.
Perché le persone possano essere felice nel proprio lavoro, sono necessarie queste tre cose: Devono essere adatte a svolgerlo. Non ne devono svolgere troppo. E devono applicarci un pizzico di successo.
Applica un impegno totale verso la tua azienda, il tuo lavoro, e la tua carriera. La gente non impegnata non ha futuro.
Per qualsiasi cosa valga la pena di avere si deve pagare un prezzo; e il prezzo è sempre lavoro, pazienza, amore, autosacrificio. Nessuna banconota, nessuna cambiale, ma l'oro del vero servizio.
Il lavoro non è vergogna; è l'ozio vergogna; se tu lavori, presto ti invidierà chi è senza lavoro mentre arricchisci; perché chi è ricco ha successo e benessere.
Il talento dimostrato negli anni di formazione all'università non consente di prevedere il livello di produttività in fasi ulteriori, cioè in un contesto lavorativo.
Il lavoro è una droga che sembra una medicina.
Il lavoro dovrebbe essere una grande gioia ed è ancora per molti tormento, tormento di non averlo, tormento di fare un lavoro che non serva, non giovi a un nobile scopo.
Lavoro è vita, lo sai, e senza quello esiste solo paura e insicurezza.