La poesia dev'essere la naturale effusione dell'anima nostra.
La conoscenza non è niente, l'immaginazione è tutto.
La nostra visione dell'universo è solo il risultato di un incubo di quel cattivo sonno che è la vita.
Le prostitute sono più vicine a Dio delle donne oneste: han perduto la superbia e non hanno più l'orgoglio. Non si gloriano di quel nulla di cui la matrona si onora. Posseggono l'umiltà, pietra angolare delle virtù gradite al Cielo.
L'elemosina avvilisce tanto chi la riceve quanto chi la fa.
Tutti i libri in generale, e anche i più belli, mi sembrano molto meno preziosi per quello che contengono che per quello che vi può mettere dentro il lettore.
La poesia è registrazione rapidissima di momenti chiave della nostra esistenza. In ciò è pura, assoluta, non ha tempo di contaminarsi con nulla. Nemmeno con i nostri dubbi.
A mio parere non ha una piena educazione letteraria chi non conosce i poeti.
Poesia, altro vizio solitario.
La poesia è, fra le scienze, la giovinezza. Da fanciulla avrà avuto l'aspetto dell'angelo sotto la Madonna il quale si preme il dito sulle labbra come a dire che non si fida di questa leggerezza.
È un paradosso: la danza e la poesia sono tanto simili quanto profondamente diverse, ma al di là di struttura e contenuti emotivi sono unite dal ritmo. D'altronde il ritmo è sovrano di tutte le cose che hanno senso a questo mondo.
La poesia è la prova della vita. Se la tua vita arde, la poesia è la cenere.
Non credete soltanto a ciò che vedete. È più profondo lo sguardo dei poeti. Per loro la Natura è un giardino di casa.
Non riuscirò mai a far capire alla gente che la poesia è l'espressione di una passione che si accende.
Il poeta, quando è rapito dall'ispirazione, intuisce Dio.
Il linguaggio va a tentoni come l'amore nell'oscurità del mondo, alla ricerca di una perduta immagine primordiale. Una poesia non si può fare, solo presentire.