Ogni popolo brandisce il suo scrittore o i suoi scrittori come cannoni.
Grazie al nemico la vita, questo sinistro accidente, si trasforma in epopea.
Non c'è cosa più virile del mirare giusto.
La principale caratteristica della gentilezza disinteressata è di essere irriconoscibile, inconoscibile, invisibile, insospettabile, perché un beneficio che dica il suo nome non è mai disinteressato.
Non si dovrebbe mai mangiare troppo quando si ha l'anima sottosopra. Perché causa vertigini romantiche, slanci macabri, disperazioni liriche.
Tutti gli scrittori scrivono della loro infanzia! Se io scrivessi della mia non ti vorresti sedere nella stessa stanza con me.
Lo scrittore deve adescare, non deve raccontare niente, non ha nessun compito di trasmettere verità.
Che cosa disgustosa uno scrittore che legge! Sarebbe come un cuoco che mangia.
Parrà strano, ma nel mondo delle lettere il peggior peccato di uno scrittore consiste nello scrivere.
Solo la fama e con essa il reddito rendono "professionale" lo scrittore. Fino a che resta oscuro, appare agli occhi dei conoscenti e degli stessi famigliari nulla più che un innocuo e scontento "amateur".
L'autore migliore sarà quello che si vergognerà di diventare scrittore.
La professione di scrivere libri fa apparire le corse dei cavalli un'attività solida, stabile.
I veri grandi scrittori sono quelli il cui pensiero occupa tutti gli angoli e le pieghe del loro stile.
Gli scrittori sono come i denti, si dividono in incisivi e molari.
Non chiedete a uno scrittore di canzoni che cosa ha pensato, che cosa ha sentito prima dell'opera: è proprio per non volerverlo dire che si è messo a scrivere. La risposta è nell'opera.