Che cosa disgustosa uno scrittore che legge! Sarebbe come un cuoco che mangia.— Karl Kraus
Che cosa disgustosa uno scrittore che legge! Sarebbe come un cuoco che mangia.
Le buone opinioni sono prive di valore. Dipende da chi le ha.
C'è una oscura regione della terra che manda per il mondo degli esploratori.
Una certa psicoanalisi è il mestiere di lascivi razionalisti che riconducono a cause sessuali tutto quel che esiste al mondo, salvo il loro mestiere.
Il contenuto di una donna si coglie presto. Ma prima di penetrare fino alla superficie!
Molte donne vorrebbero sognare insieme con gli uomini senza andarci a letto. Bisogna far loro presente con decisione l'inattuabilità di un tale proposito.
Pochi autori di questo secolo insegnano come Musil che l'unica dimensione dello scrittore è quella della verità.
Il compito primordiale dello scrittore di oggi è di essere «mitoclasta».
Non credetegli quando dicono che lo scrittore deve adoperare una lingua che tutti devono capire. Non la deve capire nessuno! Figurarsi. Devono leggerla, rileggerla; sennò quale sarebbe la polivalenza linguistica dello scrittore nel tempo?
Uno scrittore impegnato non è come uno scrittore solenne.
Tutti gli scrittori sono dei poveri idioti. È per questo che scrivono.
Gli scrittori creativi sono più grandi delle cause che rappresentano.
Uno scrittore con l'animo in pace non è uno scrittore.
Un vero scrittore non scrive in una lingua appresa da adulto, ma nella lingua che conosce sin dall'infanzia.
Lo scrittore deve considerare i suoi vecchi testi quali altri testi, che egli riprende, cita o deforma, come farebbe di una moltitudine di altri segni.
Lo scrittore genuino: colui che scrive anche se sa di essere letto da uno solo.