Citazione. Ripetizione erronea di parole altrui.
Perseveranza: una virtù inferiore mediante la quale la mediocrità consegue un successo inglorioso.
Zanzara. Il germe dell'insonnia, da distinguersi comunque dalla coscienza, che è il bacillo della stessa malattia.
Riflessione: L'atto di esaminare il proprio pane per determinare da che parte sta il burro.
Nostalgico. Dicesi di chi si trova all'estero senza una lira.
La pazienza è una forma ridotta di disperazione, travestita da virtù.
Io non amo far citazioni; di solito, è una faccenda spinosa: si trascura ciò che precede e segue il passo che si cita e ci si espone a mille contestazioni.
Citare non è affatto un peccato, esistono libri fatti quasi esclusivamente così.
Per necessità, per naturale propensione, per il piacere di farlo, tutti noi citiamo.
L'esattezza delle citazioni, è una virtù più rara di quel che si pensi.
Subito dopo il creatore di una buona frase viene, in ordine di merito, il primo che la cita.
Le nostre citazioni preferite sono quelle conclusioni cui avevamo già pensato, ma alle quali non eravamo ancora arrivati.
Con le citazioni si mostra la propria erudizione e si sacrifica la propria originalità.
Non v'è meno spirito né meno inventiva nel citare in modo appropriato un pensiero trovato in un libro che nell'essere il primo autore di quel pensiero.
Nelle nostre citazioni c'è molto di personale.
Odio le citazioni. Dimmi quello che sai.