Citazione. Ripetizione erronea di parole altrui.
Dimettersi. Rinunciare a un onore per un vantaggio, o rinunciare a un vantaggio per un vantaggio maggiore.
Ozio: Intervalli di lucidità nei disordini della vita.
Imperturbabile. Dotato di grande forza morale per sopportare le sciagure che affliggono un altro.
Vecchiaia. È quel momento della vita in cui si chiude un occhio sui vizi che ci si può ancora concedere e si scagliano fulmini su quelli che non si è più in grado di commettere.
Verità. Ingegnoso miscuglio di apparenze e utopia. La scoperta della Verità è l'unico scopo della filosofia, che a sua volta è la più antica forma di occupazione della mente umana, e ha ottime possibilità di sopravvivere incrementando la sua attività sino alla fine dei tempi.
Io non amo far citazioni; di solito, è una faccenda spinosa: si trascura ciò che precede e segue il passo che si cita e ci si espone a mille contestazioni.
Odio le citazioni. Dimmi quello che sai.
Con le citazioni si mostra la propria erudizione e si sacrifica la propria originalità.
Non v'è meno spirito né meno inventiva nel citare in modo appropriato un pensiero trovato in un libro che nell'essere il primo autore di quel pensiero.
Citare non è affatto un peccato, esistono libri fatti quasi esclusivamente così.
Subito dopo il creatore di una buona frase viene, in ordine di merito, il primo che la cita.
L'esattezza delle citazioni, è una virtù più rara di quel che si pensi.
Nelle nostre citazioni c'è molto di personale.
Le nostre citazioni preferite sono quelle conclusioni cui avevamo già pensato, ma alle quali non eravamo ancora arrivati.