È ricco chi desidera soltanto ciò che gli fa veramente piacere.
La gente si occupa assai poco d'essere come bisogna essere, ma pensa continuamente a come bisogna parere.
Tra due amici c'è n'è uno solo che è amico dell'altro.
In fondo si inventa soltanto con il ricordo.
Sapere di sapere quel che si sa e sapere che non si sa quel che non si sa: ecco la saggezza.
È una follia non seconda a nessuna, volersi immischiare di correggere il mondo.
Non c'è nessuno così ricco che non abbia bisogno di ricevere, nessuno così povero che non abbia qualcosa da dare.
Le ricchezze spropositate sono come un timone smisurato fuor del normale, che fa affondare meglio che servir a dirigere, perché sono inutilmente abbondanti e dannosamente eccessive.
Il ricco è sempre venduto all'istituzione che lo rende ricco.
La ricchezza pesa, la povertà schiaccia.
Bisogna aver l'appetito del povero per ben godere la ricchezza del ricco.
Il ricco e il povero sono fratelli, e il fratello ricco si chiama Caino.
Pare che per molti il desiderio maggiore sia quello di essere il più ricco al cimitero.
Ho paura della ricchezza come della felicità. Tutti questi soldi mi scombussolano, mi fanno quasi sentire in colpa. Da un lato ho paura di gettarli via, perché m'è rimasto il ricordo vivissimo di quand'ero povero, dall'altro temo sempre di scoprirmi avaro.
È da desiderare piú l'onore e la riputazione che le ricchezze.
Le ricchezze non ti fanno ricco ma indaffarato.