La poesia è una malattia del cervello.
Disperare di tutto e disprezzare tutto nella vita. Poi si è tranquilli.
Gli attori sono ben felici, hanno una gloria senza responsabilità.
Il cristianesimo è un eterno camaleonte. Si trasforma di continuo.
Non è una colpa cercare la verità, ma lo è l'affermarla prima d'averla trovata.
L'umanità forma un interminabile discorso di cui ogni uomo illustre è un'idea.
Il poeta comprende la natura meglio dello scienziato.
Uno sguardo vergine sulla realtà: ecco ciò ch'io chiamo poesia.
Non riuscirò mai a far capire alla gente che la poesia è l'espressione di una passione che si accende.
La poesia è il reale, il reale veramente assoluto. Questo è il nocciolo della mia filosofia. Quanto più poetico, tanto più vero.
Non credete soltanto a ciò che vedete. È più profondo lo sguardo dei poeti. Per loro la Natura è un giardino di casa.
La poesia non ha nulla a che fare con la versificazione. Consiste in ciò che si trova nel mondo, al di qua di quanto ci è permesso di osservare.
Ci vuole più coraggio a concludere, che a fare un verso nuovo: tutti i medici e i poeti lo sanno.
La poesia è la luce di un lampo; quando è solo un accostamento di parole diventa semplice composizione.
Poesia, accordo supremo del nostro essere con se medesimo. Far poesia, in fondo, vuol dire senz'altro riconoscersi. Quando la parola è accettata senza reticenze, quando la parola non forza nulla, e le basta lasciarsi dire.
La poesia non è un libero movimento dell'emozione, ma una fuga dall'emozione; non è l'espressione della personalità, ma la fuga dalla personalità.