Della felicità buon surrogato, l'abitudine il cielo ci ha donato.
Solitudine e ozio sono la rovina dei giovani.
L'amore sconvolge la mia fantasia.
Nell'ateismo non vi è alcuna consolazione. Sfortunatamente, è la visione del mondo più ragionevole.
Tutto mi ubbidisce ed io a nessuno. Superiore ad ogni desiderio, sono sereno. Conosco il mio potere: quello che ho, mi basta.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
La felicità della vita è fatta di frazioni infinitesimali: di piccole elemosine, presto dimenticate, di un bacio, di un sorriso, di uno sguardo gentile, di un complimento fatto col cuore.
In che consiste la vera ricchezza, la vera felicità? Nell'aver pochi bisogni.
È essenziale per la felicità che il nostro modo di vivere sia determinato dai nostri impulsi profondi e non dai gusti e dai desideri accidentali di coloro che il caso ha voluto fossero nostri vicini, o persino nostri parenti.
Non siamo dunque nati fuorché per sentire, qual felicità sarebbe stata se non fossimo nati?
La felicità è il profumo dell'anima.
La felicità? Basta non badarci per vivere meglio.
L'unica cosa senza mistero è la felicità, perché si giustifica da sé.
Chi non si ritiene molto felice, anche se è padrone del mondo, è un poveretto.
La felicità è come quando si inghiotte improvvisamente uno spicchio splendente di sole nel pomeriggio.