La morte: un punto o una virgola?
L'amore è come il veleno del serpente: o guarisce o uccide.
Non sono i nostri nemici che ci spaventano, ma i nostri punti deboli.
Religione: persone che vanno in chiesa sperando che Dio controlli le presenze.
Il bugiardo non ha fiducia di nessuno.
Mi annoio raramente e mai da solo.
Voglio che la morte mi colga mentre pianto i miei cavoli, per niente preoccupato per lei e meno ancora del mio orto imperfetto."
Morire sarà, su per giù, come quando su una vetrina una saracinesca s'abbassa.
Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno.
La più gran soddisfazione che si possa dare al prossimo e che poi senza nessun dubbio ci procura le maggiori lodi, è quella di morire.
Morire è una vera stronzata. Darei la vita per non morire.
Alessandro il Macedone e il suo stalliere, una volta morti, hanno fatto la stessa fine: o entrambi riassorbiti nei medesimi princìpi seminali del mondo oppure, con pari trattamento, dispersi negli atomi.
Nessuno ha ancora capito se la morte sia un punto o una virgola.
Meglio morire combattendo per la libertà che vivere da schiavi.
Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v'è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre.
La morte è una sorpresa che rende inconcepibile il concepibile.