Scrivere è profanare, e i ricordi scritti sono ricordi persi.
Essere omosessuali e dipendere poi da sessi del tuo stesso sesso mi sembra una contraddizione, come essere nati in un monastero e approfittarne per correre a farsi monaci.
Il vero eroe alla fine muore. Quelli che restano sono i filosofi.
Se vuoi sapere qualcosa di un uomo devi aspettare che muoia e che te lo dica una donna.
Con i soldi, come con un falso concetto di libertà foriera di guadagni più gli interessi, compri solo la realizzazione del desiderio, mai il desiderio. È come mandare in viaggio un tuo ritratto al tuo posto, non sei né via né più a casa.
La gente che trova le parole già pronte non sa che avrà i pensieri già fatti.
Ma accorgersi che si era capaci di inventare qualcosa; di creare con abbastanza verità da esser contenti di leggere ciò che si era creato; e di farlo ogni giorno che si lavorava, era qualcosa che procurava una gioia maggiore di quante ne avessi mai conosciute. Oltre a questo, nulla importava.
Nessuno che non fosse uno stupido ha mai scritto per ragioni diverse che per far quattrini.
Scrivere meglio significa contemporaneamente anche pensare meglio.
Mi figuro, per un inestirpabile pregiudizio di scrittore, che nulla resterà non detto.
Ciò che mi trattiene dallo scrivere un capolavoro è il timore che me ne chiedano subito un altro.
La politica non è una cattiva professione. Se hai successo hai molte gratificazioni, se cadi in disgrazia puoi sempre scrivere un libro.
Scrivere è il novanta per cento di me. L'altro dieci è aspettare di scrivere.
Scrivere è una cosa dannata: ti tira fuori quella sincerità che non ti concedi nella vita.
Una donna deve avere soldi e una stanza suoi propri se vuole scrivere romanzi.