Essere molto belli è come essere molto intelligenti: una menomazione sociale.
La maggior parte della gente che ho conosciuto è la dolente e inaccettabile memoria di una scissione, memoria sepolta viva e che si cerca di tenere giù finché si può.
La chiesa cattolica è la mamma che mette al centro della vita individuale e sociale delle sue pecorelle alla pecorina qualcosa che non ha posto da nessuna parte: la sessualità umana. E sopra vi pianta un codice d'onore, una morale.
Ogni volta che viaggio, viaggio parecchio all'indietro.
Come in tutti i grandi sentimenti, l'amore o la follia non è questione di dare e avere: è una questione di parità, il che è una convenzione fra le parti.
Nella vita non si può avere tutto: o hai un percorso o hai una meta, e le mete sono tutte uguali. Una volta che ci sei.
La bellezza è il dono di Dio.
A chi possiede una grande bellezza, siamo pronti a giustificare qualunque cosa, eccetto una grande intelligenza.
Lo studio della bellezza è un duello in cui l'artista urla di spavento prima di esser vinto.
La bellezza è per i mortali la madre di tutto cò che è dolce.
La bellezza, dopo tre giorni, è tanto noiosa come la virtù.
Una bella donna è cento volte più attraente quando esce dal sonno che dopo una toeletta.
Le belle ragazze hanno un'infelicità comune ai re: non hanno amici e non se ne accorgono.
Non sono interessata al denaro. Voglio solo essere meravigliosa.
Tutta la bellezza deriva da un bel sangue e da un bel cervello.
Quelli che trovano significati perversi nelle cose belle, sono corrotti senza essere piacevoli. Questo è un difetto.