La bellezza è il dono di Dio.
Se dipende da noi compiere le azioni belle e quelle brutte, e analogamente anche il non compierle, e se è questo l'essere buoni o cattivi, allora dipende da noi l'essere virtuosi o viziosi.
È a causa del sentimento della meraviglia che gli uomini ora, come al principio, cominciano a filosofare.
È il segno di una mente istruita riposare soddisfatti del grado di precisione ammesso dalla natura del soggetto e non cercare l'esattezza quando è possibile soltanto un'approssimazione della verità.
Chi è incapace di vivere in società, o non ne ha bisogno perché è sufficiente a sé stesso, deve essere o una bestia o un dio.
La bellezza è la miglior lettera di raccomandazione.
È straordinario che sia così perfetta l'illusione che la bellezza è bontà.
La bellezza non è altro che la promessa che ognuno di noi ha di diventare se stesso.
Il bello è solo l'inizio del tremendo.
La grazia è la bellezza in movimento.
È stata la bella che ha ucciso la bestia.
La bellezza è una moneta che ha corso solo in un dato tempo e in un dato luogo.
La bellezza è verità, la verità è bellezza: questo è tutto ciò che voi sapete in terra e tutto ciò che vi occorre sapere.
A chi possiede una grande bellezza, siamo pronti a giustificare qualunque cosa, eccetto una grande intelligenza.
Una volta la bellezza era un dono intimo e da scoprire con pudore. Oggi, massificata in provini e casting, è diventata un possibile lavoro per chi non sa fare niente.