La bellezza, dopo tre giorni, è tanto noiosa come la virtù.
Uno è tanto più rispettabile quante più sono le cose di cui si vergogna.
Non essere anarchico a sedici anni, è mancanza di cuore. Esserlo ancora a quarant'anni, è mancanza di giudizio.
Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.
Non aspettare il momento opportuno: crealo.
Se i malvagi prosperano e i più adatti sopravvivono, la natura è il dio dei mascalzoni.
Decisi che ero bella per il semplice motivo che avevo deciso di esserlo.
La bellezza di ciò che è bello non dipende dal gusto del soggetto, ma è inscritta nelle cose, possiede una forza oggettiva.
Una volta la bellezza era un dono intimo e da scoprire con pudore. Oggi, massificata in provini e casting, è diventata un possibile lavoro per chi non sa fare niente.
L'architettura deve avere fascino; è un fattore di bellezza nella società. Ma la vera bellezza non è una concezione della forma: essa è il risultato di armonia tra diversi fattori intrinseci, non ultimo, quello sociale.
Platone descriveva l'incontro con la bellezza come un corto circuito che ci proietta fuori dal nostro quotidiano, una scossa anche dolorosa di saudade che squarcia il solito orizzonte e ci spinge a desiderare qualcosa che non conosciamo ma di cui misteriosamente abbiamo bisogno.
Se il naso di Cleopatra fosse stato più corto, sarebbe cambiata l'intera faccia della terra.
La Bellezza è una grazia, vivace e spirituale, la quale per il raggio divino prima si infonde negli Angeli, poi nelle anime degli uomini, dopo nelle figure e voci corporali.
È bello qualcosa che, se fosse nostro, ci rallegrerebbe, ma che rimane tale anche se appartiene a qualcun altro.
La bellezza è come ci si sente dentro, e si riflette negli occhi.
La bellezza è una moneta che ha corso solo in un dato tempo e in un dato luogo.