Nessuno mi pettina bene come il vento.
Ho scritto migliaia e migliaia di poesie. Ma non ne ho conservata nessuna. Le regalo. Per me conservo i sentimenti che le hanno animate. Quelli sono i miei ricordi. Nelle poesie c'è solo l'effetto di quei sentimenti, c'è quello che rimane in superficie, ma l'uomo è rimasto mio.
Si impara a vivere quando si impara a morire.
Tutte le meraviglie del cielo e della terra sono inconsapevoli.
Non posso farmi santa perché ho sempre in mano l'arma del desiderio.
Si vive sempre troppo.
Ah, popolo mobile che cede al minimo vento! Sventura a chi s'appoggia su questa canna.
La velocità del vento è direttamente proporzionale al costo della pettinatura.
Il silenzio è come il vento: accende le grandi incomprensioni e non spegne che quelle più piccole.
La maggior parte degli uomini sono come una foglia secca, che si libra nell'aria e scende ondeggiando al suolo. Ma altri, pochi, sono come le stelle fisse, che vanno per un loro corso preciso, e non c'è vento che li tocchi, hanno in sé stessi la loro legge e il loro cammino.
Quando il sole si corica insaccato si aspetta il vento di ponente.
La bufera gli sparò una fucilata sopra la testa, agitando le enormi lettere di uno striscione di tela: È POSSIBILE RINGIOVANIRE?
Noi samurai siamo come il vento che passa veloce sulla terra, ma la terra rimane e appartiene ai contadini.
Se io fossi il vento, non soffierei più su un mondo tanto malvagio e miserabile... Eppure, lo ripeto e lo giuro, c'è qualcosa di glorioso e di benigno nel vento.
Rimango volentieri nel deserto, il posto più capace di ricoprire un corpo con il vento.
Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.