Non posso farmi santa perché ho sempre in mano l'arma del desiderio.
Il mio letto non conosce freddure.
L'uomo impara sempre a vivere quando è troppo tardi.
I colori maturano la notte.
Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita.
La salute non ha mai prodotto niente. L'infelicità è un dono. Io mangio solo per nutrire il dolore. La preparazione alla morte dura una vita intera.
I desideri sono la cosa più importante che abbiamo e non si può prenderli in giro più di tanto. Così, alle volte, vale la pena di non dormire per star dietro ad un proprio desiderio.
Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo, se stai guardando il cielo è perché credi ancora in qualcosa.
Il desiderio non è ciò che vedi ma quello che immagini.
I desideri, anche più innocenti, hanno questo di brutto, che ci sottomettono agli altri e ci rendono schiavi.
Questa, o monaci, la nobile verità sulla cessazione del dolore: l'eliminazione della bramosia attraverso l'annullamento dei desideri, la rinuncia totale al desiderio, il distacco assoluto da tutto ciò che si desidera.
Diciamo male che il tal desiderio è stato soddisfatto. Non si soddisfano i desideri, conseguito che abbiamo l'oggetto, ma si spengono, cioè si perdono ed abbandonano per la certezza acquistata di non poterli mai soddisfare.
Il desiderio svanisce se possedete. Non dovete possedere nulla.
Il desiderio sincero e puro del cuore è sempre soddisfatto.
Un desiderio quand'è tale? Solo quando è appunto un desiderio. Dopo che lo raggiungi pervade e governa solo il vuoto.
Niente è così comune come il desiderio di essere eccezionale.